LA S I C I L I A

  • MITI E LEGGENDE


  • L’ISOLA DELLA METAFORA


  • DOVE TUTTO E’ POSSIBILE


  • SOPRATTUTTO L’INVEROSIMILE




  • D E D I C A T O A T U T T I C O L O R O C H E

    A M A N O Q U E S T A N O S T R A T E R R A

    Ed a mio padre che mi ha insegnato ad amare il mare


    IL MITO E LA LEGGENDA

    Sin dai tempi della preistoria, i primi abitanti della Sicilia erano convinti che questa terra di forma triangolare galleggiasse sul mare sospesa su tre colonne, una per ogni vertice.
    Questa ipotesi è avvalorata dal simbolo della TRINACRIA di cui già si trovano tracce in epoca preistorica e che appunto sta ad indicare una terra limitata da tre estremità.
    La leggenda vuole che una di queste colonne, la nord/orientale Capo Peloro, fosse meno stabile delle altre due Capo Lilibeo ad Occidente e Capo Passero Sud Orientale .
    Ciò era avvalorato dai continui tremori più o meno violenti che si verificavano in questa terra.
    Da qui nasce la LEGGENDA ed il MITO di quell’essere, metà uomo e metà pesce che si chiama “COLA PESCE”, sposo di Tersicore e padre delle Sirene, quest’ultme, esseri bellissime metà donne e metà pesce, vivevano nel mare (Stretto di Messina) fra le dimore dei Mostri: Scilla e Cariddi.
    Le Sirene, oltre ad avere un’aspetto bellissimo della parte umana, erano anche dotate della capacità di emettere dei canti dolcissimi ed incantevoli, tanto da ammaliare i naviganti che ivi transitavano e che di conseguenza perdevano il controllo delle proprie navi andando a naufragare sulle scogliere di Scilla o Cariddi diventando pasto di questi due mostri e delle Sirene medesime.
    Il cola Pesce, Mito e Leggenda dei Sicani e dei Siculi, con l’avvento della presenza greca in Sicilia, viene dai Siculi - Sicani - Greci mitologizzata e quindi assimilata ad Atlante , gigante condannato da Zeus a portare sulle spalle la volta celeste; mentre Cola Pesce, in uno slancio di devozione verso Zeus , s’immerge nel mare di Capo Peloro per sostenere con una mano quella colonna della Sicilia traballante che tutt’ora fa tremare questa terra , quando il ns Cola Pesce, per riposarsi cambia mano la terra continua ancora a tremare.



    LA METAFORA

    Dal giorno della civetta
    Di Leonardo Sciascia

    “CALATI JUNCU CA PASSA LA CHINA”

    ..CI SUNU OMINI UMINICCHI E QUAQUARAQUA ..


    TUTTO E POSSIBILE SOPRATTUTTO L’INVEROSIMILE

    Dal film di G.Tornatore
    “LA STELLA A TRE PUNTE”

    …la piazza di un paesino della Sicilia, due bar, uno per i possidenti-benestanti, uno per i braccianti .
    In una domenica assolata, un uomo legge il giornale sotto uno dei pochi alberi della piazza gremita di gente .
    Una macchina sbuca da uno degli angoli della
    piazza, scende un uomo e spara alcuni colpi di lupara sul tizio che legge il giornale, sale in macchina e via senza sgommare.

    La gente corre verso l’uomo colpito e si accorge che ancora respira, fra la gente si trova un maresciallo della PS (Pubblica Sicurezza), Si china sul ferito grave e gli chiede : “ …. per caso l’avete visto in faccia chi vi ha sparato? Ed il moribondo risponde -.” MA PICCHI’ HANNU SPARATU?”


    IL SEPARATISMO DELLA SICILIA
    Fine anni quaranta inizio anni cinquanta

    Due amici discutono di politica al bar.
    L’uomo, più a conoscenza della politica…estera, spiega all’amico la via più logica per separarsi dall’Italia e diventare uno stato Americano.
    Dice: La Sicilia deve dichiarare la GUERRA ALL’AMERICA , questa la vincerà sicuramente ci occuperà dichiarandoci uno stato americano . L’amico annuisce pensieroso con il tipico segno siciliano . Dopo continuando ad annuire apre bocca e dice: “ Ma se la guerra la vinciamo noi ? Risponde l’altro: “ u sapiti can nun ci havia pinsatu.


    L’A M O R E P E R Q U E S T A T E R R A


    ‘Nu juornu ca lu Diu Patrri era ccuntentu

    Dalla curuna si livò nu Diamanti

    Lu pusò fra lu punenti e lu livanti

    Lu chiamarunu Sicilia la genti

    Ma pi l’eternu Patrri resta sempri nu Diamanti

     
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